La Valle del Marro accoglie l'Erasmus+ EVERGREEN: una testimonianza su sviluppo sostenibile ed ecologia integrale

Il 16 gennaio 2025, la Valle del Marro - Libera Terra ha accolto presso il Palazzo confiscato -"Centro padre Pino Puglisi" di Polistena un gruppo di 60 studenti e professori del programma Erasmus+ - Mobilità EVERGREEN, organizzato dal Polo Liceale "M. Guerrisi - V. Gerace" di Cittanova (RC).

L’incontro si è concentrato sul tema dell’ecosostenibilità, argomento cardine del percorso di studio degli studenti stranieri provenienti da sei Paesi: Grecia, Finlandia, Portogallo, Slovenia, Turchia e Francia. I soci della Valle del Marro, impegnati da oltre vent’anni nella gestione biologica dei terreni confiscati alla mafia, hanno voluto approfondire il concetto di "sviluppo sostenibile", che estende la sostenibilità ambientale a una visione integrata di crescita umana e sociale.

"Oggi vorremmo parlarvi più che di ecosostenibilità," ha esordito Domenico Fazzari, "di sviluppo sostenibile, un concetto che riguarda non solo le attività rispettose dell’ambiente, ma anche quelle che provano a far crescere un territorio, che si occupano di crescita umana."

Fazzari ha aggiunto che le attività sociali e produttive della cooperativa sono in linea con la lettera e lo spirito dell’Enciclica "Laudato Sì" di Papa Francesco, in cui si parla di "ecologia integrale". Fazzari ha sottolineato come la visione dell’ecologia integrale abbracci non solo la relazione tra uomo e natura, ma anche quella tra gli esseri umani secondo un paradigma di giustizia. "Non è certamente sostenibile un'azienda che sfrutta la manodopera o che viola la dignità della persona. Per questo è importante che nell’attività di impresa non ci si limiti solo all'aspetto eco-sostenibile, ma anche a tutti gli altri aspetti sociali ed economici che permettono di costruire un mondo migliore per le generazioni future."

L’intervento, dopo il ricordo degli anni delle faide e del lavoro per il cambiamento operato da LIBERA, ha messo in luce il fare quotidiano della Valle del Marro, che si dedica all’agricoltura biologica e all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, rigenerando i beni confiscati alla criminalità organizzata. Fra questi, oltre ai terreni, anche il palazzo Puglisi che ha ospitato gli studenti di Erasmus+, e dove sono attivi un centro di aggregazione giovanile, un ostello della gioventù, un poliambulatorio di Emergency e presto una bottega di prodotti biologici. “Questo non è più luogo di violenza, di spaccio, di mafia, ma un luogo di vita e di cultura alternativa alla mafia” ha proseguito Fazzari. "Solo lottando contro la mentalità mafiosa," ha concluso " possiamo immaginare un territorio e una vita migliori per le generazioni future."

Questo messaggio ha risuonato particolarmente tra i giovani partecipanti, coinvolgendoli nella riflessione su un futuro più giusto e sostenibile, in cui il rispetto per l’ambiente si intrecci con la dignità delle persone.

Alla fine dell’incontro sono state donate ai partecipanti le squisite arance navel, prodotte dalla cooperativa con l’uso di sostanze e processi naturali, l’impiego di insetti utili contro i parassiti, la lavorazione minima del suolo e sistemi di irrigazione a basso consumo.