Piccoli sportivi e piccoli cittadini crescono
Impegno e determinazione per migliorarsi come bravi sportivi, impegno e memoria per crescere come buoni cittadini.
La scuola calcio della S.E.L.E.S Polistena, con il sostegno della Valle del Marro – Libera Terra e della Parrocchia S. Marina Vergine di Polistena, porta avanti questo doppio binomio, sportivo ed etico, con passione e competenza. E i risultati, per quanto da poco si siano mossi i primi passi, non tardano a venire.
Nella manifestazione “Baby Champions”, che si è svolta il 1 maggio presso lo stadio comunale di Cinquefrondi, i pulcini della S.E.L.E.S-Polistena si sono aggiudicati un lodevole secondo posto in classifica.
Il torneo ha visto impegnate oltre 40 squadre provenienti da tutta la Calabria per dare vita - secondo le parole degli organizzatori della Five Sport Event - “ad una competizione sana all’insegna dell’agonismo e dei più alti valori dello sport quali lealtà, rispetto per l’avversario, crescita personale, e fondamentalmente fare squadra”. Per la neonata S.E.L.E.S Polistena, a meno di un anno dalla sua costituzione, arriva dunque il primo trionfo e il primo trofeo.
“Un ringraziamento speciale va a tutti gli istruttori, ai genitori ed in particolare modo ai nostri bambini e ragazzi” ha dichiarato Domenico Fazzari, membro del consiglio direttivo della S.E.L.E.S Polistena. “Un grazie di cuore anche ai nostri sponsor: Oranfrizer-Unifrutti e Trony, che sostengono la S.E.L.E.S nel suo ambizioso percorso verso l'eccellenza.”
La qualità del buon calcio si vede anche nell'attenzione e nella cura verso il territorio in cui gli stessi sportivi crescono, perché lo sport della S.E.L.E.S nasce con l’impegno a costruire - o a ricostruire - le basi etiche di una comunità aggredita dalle mafie.
Il 24 maggio, nel giorno del 18esimo anniversario dell'omicidio di Gianluca Congiusta, il coordinamento di Libera Locride, la scuola calcio S.E.L.E.S Gioiosa, l’associazione Don Milani e la Caritas della Diocesi di Locri-Gerace hanno organizzato un momento di condivisione e sport in ricordo del giovane imprenditore ucciso a Siderno.
I pulcini della S.E.L.E.S-Gioiosa e quelli della S.E.L.E.S-Polistena sono scesi in campo per rinnovare la memoria “di un giovane calabrese innamorato della sua terra e dello sport”: il “ragazzo del sorriso contagioso” che oltre ad essere stato un eccellente imprenditore, era anche un grande sportivo.
“Abbiamo pensato che la cosa bella, oggi, potesse essere quella di ricordarlo attraverso lo sport, attraverso il gioco, ma un gioco particolare” ha spiegato Deborah Cartisano, responsabile del coordinamento di Libera Locride. “Avendo voluto coinvolgere la S.E.L.E.S, abbiamo pensato che il gioco deve essere importante per i ragazzi, abbinato però al rispetto per le regole e per l’avversario.”
Prima della “partita del sorriso e della memoria”, tenutasi presso il campetto del Don Milani a Gioiosa Ionica, si è svolta una preparazione speciale degli atleti, secondo lo stile originale della S.E.L.E.S che aiuta i ragazzi a comprendere l’importanza di “mettersi in gioco” nel campo della vita. In questa occasione Donatella Catalano, la mamma di Gianluca, ha portato la sua toccante testimonianza ai piccoli sportivi, riuniti nell’adiacente sala di formazione, intitolata proprio alla memoria di suo figlio. “Gianluca viveva intensamente, aiutava tutti, ma correva, correva come se fosse l’ultimo giorno della sua vita” ha ricordato sua madre, raccontando gli episodi delle intimidazioni e dei danni all’attività commerciale dai quali “ci siamo rialzati con umiltà e giustizia”.
A conclusione della gara sportiva l’è stata donata la maglietta con il nome di suo figlio: un omaggio affettivo, simbolico ed anche storico, trattandosi della divisa indossata dai ragazzi nel corso dei dieci anni di attività della S.E.L.E.S-Gioiosa.
“Con lo sport portiamo avanti un progetto di contrasto alla povertà educativa nel territorio calabrese, facendo memoria, perché i nostri sono passi di memoria” ha sottolineato Francesco Rigitano, presidente della S.E.L.E.S-Gioiosa. “Oggi è la giornata del sorriso, perché vogliamo ricordare Gianluca sorridente, insieme alla mamma e ad altri familiari delle vittime innocenti. E nello stesso tempo vogliamo far sì che questa giornata resti impressa nella memoria dei ragazzi e degli adulti, perché le mafie continuano ad esserci, continuano a fare i loro affari, continuano a controllare il territorio e noi vogliamo che questo non accada. E per questo portiamo avanti il lavoro di contrasto al malaffare attraverso le associazioni”.
“Il dovere della memoria impegna ciascuno di noi allo stesso modo” ha affermato Domenico Fazzari della S.E.L.E.S-Polistena, a conclusione della bellissima partita. “La pratica del ricordare le vittime innocenti della mafia, così come ci è stata insegnata da Libera e da tutti i familiari, ci aiuta a restare umani, a migliorarci come persone, e a rifiutare sin da piccoli, in tutte le sue espressioni, anche le meno avvertite, quella mentalità mafiosa che toglie la vita e avvilisce la dignità delle persone.”