A Polistena un'Estate “impegnata” con Libera
Tornano a Polistena i campi di Impegno e Formazione E!State Liberi!
Ricchi di idee, azioni e proposte educative, i campi sono un modo di vivere la sana ruralità nei terreni confiscati alle mafie, e un percorso per educarsi alla coscienza e alla costruzione del bene comune.
Riparte la stagione di E!State Liberi!, i campi di Impegno e Formazione promossi dall'associazione LIBERA. Cura dei beni confiscati alle mafie; incontri con giornalisti, seminari con rappresentanti delle associazioni locali e delle Istituzioni, testimonianze dei familiari delle vittime innocenti della violenza mafiosa: il campo di E!State Liberi!, della durata di una settimana, è un'opportunità per ragazze e ragazzi di vivere a pieno l'operatività dell'antimafia sociale. E di sperimentare, allo stesso tempo, la bellezza, fisica e morale, dei territori coinvolti.
“Solidarietà, memoria e bellezza ci arricchiscono di senso di responsabilità” ha detto un giovane partecipante al campo di E!State Liberi! nell'edizione dell'anno scorso.
Per il 2023 a Polistena sono stati programmati n. 4 campi di E!State Liberi!.
Presso la Valle del Marro – Libera terra, i partecipanti potranno far esperienza della cura agro-biologica dei terreni confiscati alla ‘ndrangheta che i soci della cooperativa portano avanti nell'ambito di un progetto di sviluppo rurale ed economico, che sia sostenibile ed equo.
Le proposte educative del campo riguarderanno tematiche sociali, ambientali ed economiche.
I percorsi di memoria saranno animati dai racconti dei familiari delle vittime innocenti. Verranno messi in evidenza il ruolo e le iniziative del sindacato dello Spi-Cgil nel contrasto all'illegalità. Si punterà a stimolare dibattiti e idee su temi che riguardano il nuovo, e così poco visibile, volto delle mafie, per mettere a punto, insieme agli esperti, non solo analisi adeguate, ma anche strumenti operativi.
“Ciò che conta nei campi è la storia delle persone” spiega uno dei soci della Valle del Marro, Antonio Napoli. “Il campo è un dispositivo per narrare la storia delle vittime, dei testimoni, degli attivisti, delle stesse ragazze e ragazzi che s'impegnano per la comunità. L'importante è far parte di queste storie, è contrastare l'indifferenza verso l'altro".
Questi racconti creano conoscenza, emozioni, volontà di impegno. La giustizia sociale e l'idea di bene comune si lasciano toccare con mano. E' questo grazie alla relazione, alla prossimità, e infine a luoghi di incontro. “In una comunità connessa on line, ma spazialmente divisa“ commenta Napoli, “in quale altro posto si possono realizzare tanti e tali incontri senza l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie? Per costruire senso della comunità dobbiamo mettere a disposizione il nostro tempo e le nostre idee, ma abitando gli spazi.” Quartier generale dei campi E!State Liberi! sarà infatti il palazzo confiscato alla mafia nel Comune di Polistena, oggi riconvertito nel Centro polifunzionale “Padre Pino Puglisi”.
Oltre all’attivismo sui beni confiscati, il campo sarà anche l’occasione di intraprendere un viaggio e scoprire i tanti luoghi naturali e suggestivi che offre il paesaggio calabrese: dai mari alle montagne, dai piccoli ai grandi borghi, un'immersione in ambienti affascinanti di una regione spesso poco conosciuta, ma ricca di risorse, di storia, di cultura, di mitologia.