Protocollo di Legalita'
Tra Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie e De Masi Costruzioni s.r.l.
Siglato, nell’ambito della manifestazione “Primolio”, un protocollo di intesa tra Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie e la "De Masi Costruzioni"srl a favore della cooperativa Valle del Marro – Libera Terra, per sostenere e diffondere l'economia della legalità che rende produttivi terreni confiscati alla mafia. Presenti il presidente del consiglio regionale Bova, il prefetto di Reggio Calabria Musolino e l’on. Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia. Premiato, nel corso dell’iniziativa, l’olio extravergine “Castellanense” prodotto dalla cooperativa negli uliveti confiscati.
Negli ultimi anni la Piana di Gioia Tauro è diventata un laboratorio di buone prassi per sostenere e diffondere l’economia della legalità sui beni confiscati alle mafie.
Il 27 ottobre a San Giorgio Morgeto, pittoresco borgo preaspromontano, nella cornice dell’ottava edizione di “Primolio”, è stato sottoscritto al riguardo un importante accordo.
Nella giornata conclusiva della manifestazione promossa dall’associazione “Saperi e sapori” e dedicata alla valorizzazione dell’olivicoltura mediterranea, Libera e la De Masi srl hanno firmato un protocollo con il quale la ditta costruttrice di macchine agricole, si impegna a sostenere l’attività della cooperativa Valle del Marro che rende produttivi terreni (in prevalenza uliveti) confiscati alla ‘Ndrangheta.
L'obiettivo principale del protocollo è quello di sviluppare nel tempo un network tra le aziende locali che hanno manifestato la volontà di avviare una serie di preziose collaborazioni sul fronte dell’antimafia sociale. “Il protocollo rappresenta un’apertura al territorio, ad un’azienda che decide di condividere il nostro progetto” ha affermato Giacomo Zappia, presidente della Valle del Marro – Libera Terra.
Il primo atto di questa cooperazione è stata la donazione di due macchine agricole che saranno utilizzate nell’imminente annata olivicola. Il titolare Antonino De Masi non vuole parlare di “un fatto eccezionale”. “Dobbiamo far si che queste cose diventino normali. Con le nostre scelte dobbiamo cacciare dalle nostre terre le zone grigie”.
Che ci fosse piena condivisione dello spirito e dei principi del progetto Libera Terra la ditta “De Masi” lo aveva già dimostrato, nel novembre scorso, agevolando la cooperativa con un sostanziale sconto nell’acquisto di una macchina scuotitrice. Mezzo fondamentale per la meccanizzazione integrale delle operazioni colturali e per la realizzazione di prodotti con elevati standard qualitativi. Non è stato un caso che proprio questa macchina è stata sabotata dalla ’Ndrangheta nel mese di dicembre 2006, proprio nel pieno della raccolta delle olive.
Don Pino Demasi, referente di Libera per la Piana di Gioia Tauro, ricordando lo slogan “E il sogno si fa segno” ha sottolineato i traguardi raggiunti dalla cooperativa, nonostante le molteplici difficoltà, e il valore del gesto compiuto dall’imprenditore De Masi, la cui azienda ha condotto importanti battaglie con molto coraggio, resistendo agli attacchi del racket e denunciando per usura alcune grandi banche.
All’evento, fortemente simbolico, hanno preso parte oltre al presidente di Libera Don Luigi Ciotti, anche il presidente del consiglio regionale Bova, il prefetto di Reggio Calabria Musolino e l’on. Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia, tutti firmatari del protocollo, a testimonianza di un impegno comune. Presenti anche l’assessore provinciale alle attività produttive e agricole Antonio Scali e i consiglieri provinciali Michele Tripodi, Demetrio Crucitti e Giovanni Barone.
Al momento della firma Don Ciotti ha spiegato che “oggi è la società civile che chiede il “pizzo sociale” ad imprese e commercianti: non pagate il pizzo a chi vuole portarvi via la libertà ma a chi vuole costruire progetti per questa terra”. E ha ribadito il dovere di corresponsabilità e l’impegno di Libera a non lasciare soli gli imprenditori che fanno queste scelte così forti.
Sono arrivati anche messaggi dal presidente della Camera Fausto Bertinotti e dal presidente della Commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione.
A concludere il giro degli intereventi è stato il Prefetto per il quale l’azione attuata da De Masi “sembra far diventare normale un’iniziativa che costituisce una sintesi tra istituzioni, imprenditori privati e una cooperativa di giovani che testimonia la volontà di produrre nella legalità”.
Nella stessa giornata il “Castellanense”, l’olio prodotto dalla cooperativa, ha conseguito un primo riconoscimento: è stato premiato come uno dei migliori extra-vergini della Calabria. Un prodotto che ha vinto “la doppia sfida sul piano della legalità e della qualità”, come ha ricordato Giacomo Zappia aggiungendo che un’economia pulita e vincente come quella di Libera Terra deve stimolare nel territorio fenomeni emulativi tra aziende che abbiano la potenzialità di produrre “qualità” e siano disposte a mettersi in gioco contro le logiche mafiose dell’oppressione e dell’economia illegale.