30 Agosto (In)Canto Civile
Sabato 30 agosto è andata in scena a Polistena (IN)CANTO CIVILE (IN)FORMAZIONE.
Due ore di spettacolo, scritto e condotto da Alfonso De Pietro, con la performance dei volontari del campo conclusivo di E!STATE LIBERI!.
Alfonso De Pietro è cantautore ed educatore, vincitore dei Premi Nazionali “Musica contro le mafie” e “Agenda Rossa”. Ogni anno, in estate, porta in tour il suo teatro-canzone, realizzando per l'associazione LIBERA, nei campi di volontariato sui beni confiscati, coinvolgenti laboratori di musica e scrittura creativa collettiva.
Proprio dal laboratorio di Polistena, in collaborazione con la cooperativa Valle del Marro – Libera Terra, è nato lo spettacolo che dalle ore 22:00 ha animato il suggestivo e affollato piazzale Trinità.
“L'armonia della musica e delle parole contro le dissonanze del malaffare, della corruzione, delle mafie” ha detto De Pietro introducendo lo spettacolo, “quest'armonia può tenere viva e accesa la memoria, facendo risuonare le storie dei tanti, troppi martiri della giustizia e della fede, che hanno sacrificato la loro vita per l'affermazione di quel “fresco profumo di libertà”, che questa terra meravigliosa, attraverso le esperienze di chi ancora combatte per una definitiva liberazione, chiede a gran voce!”
Sono seguiti canti di memoria e di riscatto, tratti dal suo cd (In)Canto civile, intervallati da racconti dei volontari sul proprio vissuto biografico, sul dramma dei migranti e sui testimoni storici e attuali della lotta alla mafia: da Angela Casella, “madre coraggio”, all'imprenditore Gaetano Saffioti, ribellatosi al racket delle estorsioni, al giornalista Michele Albanese, recentemente minacciato per il suo lavoro di cronista antimafia.
A conclusione della rappresentazione - resa possibile grazie alla collaborazione e al supporto tecnico dell'Associazione Mammalucco di Taurianova -, al cantautore De Pietro si sono affiancati musicisti locali per una jam session di condivisione finale.
“Il teatro-canzone all'interno dei campi E!state Liberi!” ha affermato Don Pino Demasi in un momento dello spettacolo "è un mezzo per combattere la mentalità mafiosa, educando all'impegno civile, all'etica e alla bellezza".