Al via i campi antimafia di LIBERA a Polistena
Ben 12 campi di volontariato sui beni confiscati ai mafiosi.
E' questa la proposta di LIBERA – Coordinamento Piana di Gioia Tauro per un'estate diversa, all'insegna della formazione, della corresponsabilità, della memoria. L'iniziativa si chiama “E!state Liberi!” e vede coinvolta in prima linea la Valle del Marro – Libera Terra, la cooperativa sociale di LIBERA impegnata sin dal 2005 nella coltivazione di terreni confiscati in diversi Comuni della Piana.
I campi di “E!state Liberi!” hanno preso il via il 16 giugno e offriranno ininterrottamente, fino alla prima settimana di settembre, opportunità di conoscenza, confronto e scambio a oltre 300 volontari, tra singoli e gruppi organizzati. Un modo per costruire rapporti di reciprocità tra Nord e Sud dell'Italia sul tema dell'impegno antimafia. Si tratta di giovani – per lo più studenti –, ma anche di adulti provenienti da varie zone d'Italia (in modo massiccio, dal Trentino Alto Adige, dalla Lombardia, dall'Emilia Romagna, dalla Toscana e dalla Puglia).
I campi di “E!state Liberi!” a Polistena sono resi possibili grazie al sostegno del Comune di Polistena, della Parrocchia S. Marina con tutte le sue realtà, dell'Associazione “Il Samaritano” e di Unicoop Firenze con la sua Fondazione “Il Cuore si scioglie onlus”. Anche quest'anno, per tutto il mese di luglio, l'iniziativa “E!state Liberi 2014” registrerà a Polistena la partecipazione dello SPI-CGIL Nazionale, della Calabria, del Piemonte e della Lombardia e della FLAI-CGIL Nazionale e calabrese, nonché della CGIL Calabria e della CGIL Lombardia.
I volontari, scaglionati in gruppi, parteciperanno ad un'esperienza multiforme, capace di corrodere la mentalità mafiosa. Sui beni che una volta erano strumento e simbolo del potere ndranghetista e del suo modo di soggiogare il territorio, i giovani diventeranno "protagonisti" con il loro essere informati e consapevoli, con il loro “mettersi in gioco” attraverso un impegno concreto di responsabilità e condivisione.
L'attività dei campi di volontariato si svolge, infatti, su vari momenti, tra i quali spicca l'attività formativa, basata soprattutto su testimonianze di vita vissuta, su testimonianze d'impegno professionale, su esempi di fiducia nel cambiamento. I volontari incontreranno e si confronteranno con magistrati e rappresentanti delle Forze dell'ordine, con familiari delle vittime di mafia, con giornalisti e scrittori, con testimoni di giustizia, con gli operatori di Emergency e con rappresentanti del sindacato. Tutte le attività formative si svolgeranno presso il centro polifunzionale Pino Puglisi, il palazzo confiscato assegnato alla Parrocchia S. Marina di Polistena e trasformato in una infrastruttura sociale grazie al Progetto LiberaMente Insieme.
I mercoledì sera saranno dedicati alla proiezione di film di sensibilizzazione, in uno spazio aperto altamente significativo, come piazza Valarioti - vittima di mafia. Il 24 luglio, eccezionalmente di giovedì, la proiezione del film “La mafia uccide solo d'estate” sarà realizzata dalla troupe di Cinemovel Foundation nell'ambito dell'iniziativa nazionale “Libero Cinema in Libera Terra” che, con dibattiti e testimonianze, porta il cinema itinerante nei beni confiscati alle mafie e restituite alla legalità.
La settimana tipo del campo di volontariato si conclude con due giornate dedicate all'escursionismo: in particolare, ogni sabato i gruppi saranno accompagnati da agenti del Corpo forestale dello Stato per la conoscenza del territorio montano della Piana e delle connesse attività istituzionali svolte dal Corpo forestale, nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico e nella prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale.
“I campi di volontariato sui beni confiscati” ha dichiarato don Giuseppe Demasi, referente di LIBERA, “sono un modo per trasformare la vacanza in un "esserci" con autenticità e determinazione. I volontari di Libera puntano ad essere cittadini attraverso la pratica delle quattro C: la conoscenza, la concretezza, la continuità e la corresponsabilità. Una cittadinanza che genera bene comune anche attraverso il dovere della memoria, vera spina dorsale di ogni impegno.
Non solo in ogni campo si ricorderanno le vittime innocenti della violenza mafiosa, attraverso la voce dei loro stessi familiari; ma l'edizione di quest'anno a Polistena sarà dedicata alla memoria del giovane fotoreporter italiano Andrea Rocchelli, ucciso in Ucraina il 24 maggio scorso. Qualche anno fa, fu nostro ospite e documentò, con grande sensibilità e senso di partecipazione, l'attività di Libera sul territorio e la situazione degli immigrati”.