RAPPRESENTANTI DI CIRCA 70 STATI MEMBRI DELL’ONU IN VISITA SUI TERRENI GESTITI DALLA VALLE DEL MARRO – LIBERA TERRA
Funzionari dell'UNODC - l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine - e rappresentanti di circa 70 Stati membri dell'ONU hanno incontrato, nel pomeriggio del 4 aprile, i soci della Valle del Marro – Libera Terra, facendo tappa sui terreni confiscati di Castellace, ad Oppido Mamertina, e in seguito nei locali del palazzo confiscato di via Catena, a Polistena.
La significativa e prestigiosa visita è seguita alle tre giornate di conferenze a Reggio Calabria, dove la task force di esperti e membri governativi si è confrontata alla ricerca di strategie condivise, leggi comuni e buone prassi per promuovere la cooperazione internazionale in tema di beni sequestrati e confiscati al crimine organizzato. Sotto la guida del Prof. Enzo Ciconte, consulente dell’ONC per il progetto, la delegazione ha voluto concludere il meeting di studio con questa visita finalizzata a far conoscere “sul campo” casi di applicazione efficace ed esemplare della normativa: quella normativa che ha recepito prima l’intuizione di Pio La Torre sulla confisca dei beni ai mafiosi e poi l'intuizione di Luigi Ciotti e di LIBERA sulla loro destinazione a fini sociali.
Il gruppo internazionale di esperti, che ha ascoltato con profondo interesse ed ammirazione la testimonianza dei cooperatori della Valle del Marro – Libera Terra, si componeva di delegazioni e funzionari governativi, esponenti di forze dell’ordine e della Magistratura, componenti di organizzazioni internazionali e studiosi. Figuravano membri dei Ministeri degli Esteri di Russia e Cina e rappresentanti dei Ministeri della Giustizia di Germania, Egitto, Romania, Brasile, Israele, Giappone, Corea, Serbia, Montenegro e Kosovo; rappresentanti dell'iniziativa Stolen Asset Recovery (STAR) della Banca Mondiale e della Missione permanente presso le Nazioni Unite dell'Arabia Saudita; delegati di varie Commissioni come la CICAD–OAS (Commissione Interamericana sul controllo dell'abuso di droga) degli Stati Americani, la Commissione contro la corruzione dell'Indonesia, la Commissione sui crimini economici e finanziari e sull'anti-corruzione della Nigeria; funzionari di Agenzie nazionali per la gestione dei beni confiscati o di Dipartimenti anti-corruzione dei Paesi Bassi, dell'Albania, della Bulgaria, del Belgio, della Svizzera, del Canada, degli U.S.A., della Tanzania e del Qatar; il Dipartimento contro il crimine del Consiglio d'Europa; il servizio di gestione e smaltimento dei beni del Messico; il Dipartimento nazionale contro il traffico di stupefacenti della Colombia; rappresentanti della Polizia Federale del Belgio, dell'Australia, degli U.S.A.; i delegati della segreteria generale dell’Interpol ed Europol; membri della Procura del Lussemburgo, della Croazia, della Gran Bretagna, dell'Indonesia, del Brasile, della Tunisia, del Giappone.
I risultati e le raccomandazioni emerse dai lavori della riunione internazionale costituiranno la base per ulteriori attività di ricerca e di analisi in vista dell’elaborazione di linee guida e piani di azione.