Coltivare la qualita' e la competenza
Alternanza Scuola lavoro sui terreni confiscati alla 'ndrangheta e coltivati dalla Valle del Marro
“In pochi giorni ho appreso molto. Più di quanto mi aspettassi”. A dirlo è Lorenzo, uno degli 11 studenti di Prato in alternanza scuola lavoro sui terreni confiscati alla mafia, nella Piana di Gioia Tauro. Il progetto è nato dalla collaborazione tra l'Istituto Tecnico Agrario Francesco Datini e la Valle del Marro – Libera Terra. Nella settimana dal 4 al 10 febbraio, esperti e e tecnici della cooperativa hanno trasmesso conoscenze e pratiche del settore agro-biologico di qualità.
Gli studenti, sotto la guida dell'agronomo Giacomo Zappia, hanno effettuato potature di piccoli ulivi e piante di actinidia. “Sarete chiamati, tra le altre cose, a progettare sistemi agricoli” ha spiegato Zappia nel corso di un incontro sulla professione agraria. “Come cooperativa, abbiamo messo su un ciclo produttivo che con gli ortaggi, gli ulivi, gli agrumi e il kiwi garantisce lavoro agricolo per tutto l'anno”.
Il professor Michele Raffaelli, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali dell'Università di Pisa, ha portato un notevole contributo didattico e scientifico agli studenti in alternanza. Da sei anni il Dipartimento collabora con la Valle del Marro per rendere più efficienti ed innovativi i processi di meccanizzazione. Raffaelli, nell'illustrare ai ragazzi le funzioni di uno strigliatore, ha precisato: “Per fare il bio non bastano le macchine, occorrono le competenze: e dietro le competenze c'è l'uomo. L'elemento umano è quindi imprescindibile.”
Il percorso di alternanza ha toccato tutte le fasi della filiera: dal lavoro agricolo alla trasformazione presso il frantoio dell'Olearia San Giorgio, passando per la gestione amministrativa-contabile dell'attività agricola e la commercializzazione dei prodotti finiti. E proprio per imparare a valutare la qualità dei prodotti, gli studenti hanno seguito un breve corso di metodologia di assaggio dell'olio extra vergine di oliva, tenuto dal dott. Rosario Franco, esperto di olivicoltura e capo panel.
Non solo un percorso esperienziale per arricchire le competenze richieste dal mercato del lavoro. Il progetto di alternanza è servito anche ad “orientare” gli studenti affinché, come hanno dichiarato più volte il tutor aziendale Antonio Napoli e il collaboratore Francesco Trimboli, “mettano sempre in primo piano, nel mondo del lavoro, le basi etico-deontologiche e di responsabilità sociale del tecnico agrario”. Da qui l'approfondimento di problematiche collegate al fenomeno delle mafie e delle agromafie con le testimonianze di Matteo Luzza, familiare di vittima di mafia, e del giornalista sotto scorta Michele Albanese.
Assieme al contributo fondamentale del professor Mario Battiato, tutor scolastico nonché vice-preside dell'istituto Datini e del professor Adriano Leonetti, la Valle del Marro – Libera Terra ha cercato di attuare al massimo i valori dell'alternanza scuola – lavoro, che si basano su una concezione integrata del processo educativo- formativo e su una reale trasferimento di abilità pratiche ai ragazzi.